Hotel Discordia di Sara Petrolini. Il giallo della psicologia

Un giallo simpatico e spassoso, poco inquietante ma tanto interessante per le sue sfumature psicologiche: per scoprirlo siete invitati a varcare le porte dell’ Hotel Discordia targato Pubme, Segreti in giallo edizioni.

«Gli assassini non hanno mai l’aspetto dell’omicida, sarebbe troppo facile acciuffarli».

Hotel Discordia di Sara Petrolini. Un hotel a misura di rabbia

Guglielmo Finzi, un giovane insegnate precario, un giorno riceve la comunicazione di essere l’erede di tutti i beni di una zia; tra i possedimenti vi è pure un vecchio hotel. Guglielmo vorrebbe vendere tutto ma la sorella Alice, pratica negli affari, decide di riaprire l’hotel al pubblico.
L’hotel, però, sarà diverso da un comune albergo in quanto lo scopo principale del soggiorno sarà quello di poter combattere e frenare la rabbia. Tutto procede bene fino a quando una donna, ospite dell’hotel, viene ritrovata senza vita.
A questo punto entra in scena il commissario Russelli, devoto al suo lavoro ma con qualcosa di affascinante nella sua persona.
Il giallo scritto da Sara Petrolini è coinvolgente e spassoso, non risulta mai pesante e noioso nonostante la presenza di molti personaggi e i continui salti temporali utili, però, a fare accrescere la curiosità del lettore.
I personaggi sono ben tratteggiati anche se il commissario Russelli ruba sicuramente la scena a tutti gli altri: Russelli è un poliziotto giusto, attento e semplice eppure allo stesso tempo ricco di fascino, il che non guasta mai.
Anche se Hotel Discordia all’apparenza può sembrare un semplice giallo possiede, invece, delle interessanti sfumature psicologiche, infatti un tema ricorrente è quello della rabbia.
La rabbia è uno stato psichico alterato suscitato, in genere, da elementi minacciosi o provocazioni in grado di far crollare tutti i freni inibitori delle persone. È qualcosa che possiamo provare tutti noi in qualsiasi momento ma che in alcuni soggetti può divenire un problema serio e pericoloso non solo per il singolo ma per l’intera società.

«Vede? Inconsciamente lo sappiamo che reprimere le emozioni non fa bene».

Donne e tante verità

E ci sono importanti riflessioni sul ruolo delle donne nella società odierna, in particolare sul fatto che ancora oggi la collettività preferisce che le donne continuino a essere spettatrici passive di fronte alcune situazioni come i tradimenti, che debbano vivere con rassegnazione e che non possano sfogare per nessuna ragione il loro dolore.
Ancora oggi la donna deve continuare a subire.

«Per tanto tempo nella nostra cultura alla donna è stata concessa la sola accettazione delle situazioni. Nessun malcontento o rabbia, ma la rassegnazione a vivere come certi condizionamenti sociali le hanno imposto».

E ricordatevi che dietro ogni verità sono celate tante altre verità e se volete scoprirle tutte non vi resta che leggere Hotel Discordia; trovate il libro su Amazon sia in formato e-book sia in formato cartaceo.

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