I sogni di chi non sa parlare di Matteo Gentili. I sogni di Emma sono i sogni di ognuno di noi

“I sogni di chi non sa parlare” è il nuovo romanzo di Matteo Gentili, un testo di una dolcezza infinita in grado di arrivare al cuore del lettore attraverso la storia della piccola Emma e dei suoi genitori, Carlo e Margherita. Sebbene i protagonisti siano loro tre, tutti noi potremmo essere gli ipotetici personaggi principali di questa storia perché ognuno di noi nella vita non è in grado di fare qualcosa, nutre dei timori, ha paura del confronto con gli altri ma nonostante tutto vive la sua vita inseguendo i propri sogni.

«Emma osserva e immagazzina, non sa parlare, ma sa osservare, sa guardare. Emma sa sorridere».

I sogni di chi non sa parlare di Matteo Gentili. Una storia segnata dalle diverse fasi della vita

Il libro, ambientato nell’ipotetico paese di Capoc, è formato da sedici capitoli e si divide in più fasi: la prima è dedicata alla nascita della piccola Emma, infatti viene descritto nei dettagli ogni elemento relativo al giorno del parto. L’avvenimento più bello per i due neogenitori rischia di trasformarsi in un incubo, in apparenza la piccola sta bene eppure non piange e non emette suoni, tutto questo condizionerà per sempre la vita di Emma e dei suoi genitori.
La seconda fase si sofferma su Emma bambina, in particolare nella narrazione trova ampio spazio il momento in cui la piccola dovrà frequentare l’asilo. L’ingresso nella scuola materna, in un primo momento, è qualcosa di destabilizzante, una sorta di rottura dell’equilibrio in quanto vede la fine del rapporto simbiotico e protettivo tra la bambina e i genitori; tutti e tre vivono il momento tra ansie e paure a causa del problema di Emma, in fondo però tali ansie, pur scatenate da motivi diversi, sono le stesse vissute da tanti genitori e da ogni bambino prossimo all’inizio dell’asilo, il primo avvenimento concreto che immette l’essere umano nella società.
Segue poi una nuova fase in cui Emma è una giovane adolescente, infine troviamo Emma ormai adulta.
Matteo Gentili racconta la storia in maniera scorrevole, il libro è molto piacevole da leggere e sono ben tratteggiati anche i personaggi, soprattutto ho amato molto la figura di Carlo: marito modello e soprattutto padre amorevole, un uomo di una sensibilità unica e di una dolcezza infinita, in molti momenti il suo rapporto con Emma mi ha commossa.

Vivere la vita attraverso i sogni

Il romanzo, a mio parere, trasmette ai lettori un messaggio molto importante perché la vicenda di Emma e della sua famiglia insegna a superare i timori, a non farsi abbattere dai propri limiti e ad affrontare la vita, altrimenti si rischia di perdere ogni occasione vivendo un’esistenza piatta, purtroppo tante persone vivono in questo modo anche a causa di problemi molto più banali rispetto quello di Emma.
A mio parere, nel testo, c’è una bellissima metafora in cui l’esistenza viene paragonata ai fiori:

«La sua bimba è un fiore in attesa di sbocciare. In questo mazzo ci sono alcuni fiori che sono in procinto di farlo, rappresentano lei […] Poi ecco, ci sono questi, indica gli anemoni già sbocciati e splendenti, fiori nel pieno della loro bellezza, questi siete voi. Lei e sua moglie, siete nel pieno della giovinezza, nel pieno della bellezza e nel pieno dell’amore. […] La vita è davvero breve, bellissima ma breve».

Fina da bambina Emma riusce a relazionarsi con gli altri per mezzo di una lavagnetta magica, un gioco che non l’abbandonerà nemmeno da adulta, tuttavia ben presto entrano in gioco i sogni: tutti noi ne abbiamo qualcuno fin da quando siamo molto piccoli, si parte dai più banali per giungere, crescendo, a quelli più consistenti, quelli in grado di rivoluzionare la nostra esistenza come svolgere la professione desiderata oppure costruire una famiglia. I sogni albergano nella nostra interiorità ma molti possono e devono diventare realtà ma ciò può accadere soltanto se lo vogliamo davvero. E’ importante avere dei sogni perché essi ci porteranno a vivere nonostante i nostri limiti e le nostre avversità.

«La mancanza di queste cose non deve limitare la nostra vita, non deve limitare le nostre scelte e soprattutto non deve farci sentire giudicati. […] Serve solo una cosa: vivere».

Questo è il grande insegnamento de “I sogni di chi non sa parlare” di Matteo Gentili, per questo consiglio a tutti di leggerlo, un testo che scalderà i vostri cuori.
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