A Christmas crime di Serilda Tellon. Vacanze a base di delitti

Thriller e atmosfera natalizia uniti armoniosamente in un unico libro? È proprio quello che succede nell’ultimo coinvolgente romanzo di Serilda Tellon, A Christmas crime.

«Il caso non esiste, mi trovo nel posto giusto al momento giusto. Rimane solo da capirne il disegno».

A Christmas crime di Serilda Tellon. Un crimine al chiuso

Renato Monfieri, nella sua villa di campagna, ha organizzato una piccola fiera del libro a cui prendono parte dieci giovani amanti della scrittura, dei libri e soprattutto del crime.
Tra loro ci sono Jade Marple, Donatella Lidoe e Oliver Christie; i tre legano quasi subito e ci sono tutti i presupposti per trascorrere delle piacevoli giornate ma l’atmosfera festosa, tra l’altro si sta avvicinando pure Natale, viene bruscamente interrotta dalla morte di Carlotta Monfieri, madre anziana di Renato.
Ma siamo sicuri che la donna sia morta per cause naturali e, soprattutto, perché accanto al corpo della donna viene trovata una pagina de Il canto di Natale di Charles Dickens?
Il giallo intriso di thriller creato dall’autrice presenta numerosi richiami, nonché omaggi, a celebri investigatori del giallo storico, infatti molti cognomi dei personaggi ne sono testimoni. Seppur all’inizio ci si confonde un pochino a causa di tutti i personaggi che vengono introdotti e presentati, la narrazione a un certo punto diventa molto interessante e soprattutto coinvolgente.
La struttura è una sorta di scatola chiusa, dal momento che la maggior parte della vicenda si svolge all’interno di Villa Monfieri; anche tale espediente richiama tanti gialli storici.
L’atmosfera, nonostante i crimini e il pericolo costante, non presenta mai toni troppo cupi, ecco perché potrebbe essere il libro giusto anche per chi non si è mai approcciato al genere.

 

Natale psicologico e critiche bonarie

Ma A Christmas Crime non è solo crimine e investigazione ma anche una riflessione sul Natale come ricorrenza, una festa molto amata ma non da tutti. Per alcuni può essere un momento triste e malinconico, ovviamente i motivi possono essere i più svariati, pertanto il romanzo di Serilda Tellon è interessante anche dal punto di vista psicologico; tale elemento è fondamentale anche per la parte crime, infatti vengono trattati diversi altri temi tra cui il risentimento.

«Il Natale è famiglia, non persone che si fingono amiche e che con molta probabilità l’anno successivo saranno uscite dalla mia vita».

Infine A Christmas crime può essere letto come una critica parodica verso tutti i gialli in circolazione, soprattutto quelli televisivi: sono talmente tanti e disparati nonché sempre presenti in qualunque momento della giornata al punto da condizionare la nostra realtà, anche la più quotidiana spingendoci a vedere del marciume anche dove è tutto perfetto.
E voi cosa ne pensate?

«Personalmente gli direi di guardare meno serie tv crime. Da quando vengono trasmesse con frequenza assidua, la gente vede il marcio anche dove non c’è. Tutti investigatori, tutti perspicaci».

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