Anatema di Alexander Achérmann e Roza Davis. Un mondo horror nascosto dal perbenismo ipocrita

Spesso la realtà possiede più orrore di quanto se ne possa trovare in un film o in un racconto inventato, questo lo si potrà constatare leggendo la raccolta di racconti horror Anatema disponibile con una nuova copertina su Amazon sia in formato e-book sia in formato cartaceo.

«No, è stata colpa mia, era stressato […] Lui mi ama, non mi farebbe mai del male. Mi ha anche chiesto scusa».

Anatema di Alexander Achérmann e Roza Davis. Piaghe all’ordine del giorno

Anatema è un libro di brevi racconti horror; scorrevoli e inquietanti al punto giusto, si caratterizzano per trarre la loro ispirazione direttamente dalla realtà.
Leggendo i diversi testi, infatti, il lettore si imbatterà in tanti temi attuali come la violenza sulle donne, la pedofilia, i maltrattamenti sui minori o l’invadenza degli estranei nelle proprie vite.

[…] Quando piango mamma mi picchia. Quando mangio con la bocca aperta mamma mi picchia. Una volta ho raccontato questa storia alla maestra, ero in prima elementare, lei ha riso. Ha riso di me. Avevo un occhio nero».

Di conseguenza il libro, scritto a quattro mani dai due autori, con il suo linguaggio diretto non si prefigge il solo scopo di dilettare i lettori per mezzo di un determinato genere letterario, ma soprattutto quello di far riflettere sulla realtà che ci circonda.
Il mondo in cui viviamo, infatti, possiede troppe piaghe, sicuramente spesso ben nascoste in realtà importanti come le chiese, eppure presenti e in grado di tormentare l’esistenza di tante persone, un vero e proprio incubo che purtroppo non finisce spegnendo la televisione o chiudendo le pagine di un libro.
Il vero orrore trae linfa vitale proprio nella realtà.
Vi consiglio di leggere Anatema essenzialmente per due motivi: se amate il genere horror questo libro vi appassionerà, ma soprattutto leggetelo per il suo contenuto; vi renderete conto di quanto la nostra realtà sia crudele.

«Ancora una volta ero circondato da “fedeli”, ridicolo, erano esseri ipocriti e corrotti che pensavano di poter rubare, ingozzarsi come porci, tradire il consorte, ma sentirsi al sicuro dall’Inferno grazie alla messa domenicale, una misera confessione e qualche Ave Maria».