Bel Bakery. Bake Eat Love di Marta Mancuso. La pasticceria in cui tutti i sogni possono diventare realtà

Anche quest’anno Marta Mancuso ci intrattiene con una sua nuova novella natalizia, “Bel Bakey. Bake Eat Love”; non solo una stuzzicante storia d’amore con due protagonisti ben delineati, ma soprattutto un omaggio alla deliziosa e nobile arte della pasticceria.

«Il mio sguardo vaga nell’immensità degli spazi dedicati al laboratorio. Le attrezzature sono un sogno a occhi aperti […] non ho mai visto niente del genere dal vivo, ma sono certa di essere nel posto giusto. Non permetterò a nessuno di portarmi via il diritto di stare qui».

Bel Bakery di Marta Mancuso. Un sogno londinese

Dopo un prologo ambientato in Francia, la terra natale del protagonista Etienne, la vicenda si sposta a Londra, nell’esclusivo e regale quartiere di Belgravia.
Chi ha letto la prima novella natalizia dell’autrice, “Cafè Opéra” conosce già il pastry-chef Etienne in quanto era innamorato, ma non ricambiato, della protagonista Juliette.
Il rifiuto di Juliette ha indurito il cuore di Etienne rendendolo bisbetico e ostile nei confronti delle donne, inoltre il suo pessimo carattere si ripercuote anche sul lavoro; infatti diversi sous-chef uomini venuti a lavorare in quel di “Bel Bakery”, non reggendo il suo atteggiamento critico e dispotico, hanno abbandonato tutti la rinomata pasticceria.
Natale, però, è uno dei periodi in cui una pasticceria è oberata di lavoro, così la sorella di Etienne, colei che gestisce “Bel Bakey”, si vede costretta a trovare con urgenza un nuovo sous-chef, ma questa volta pretende che sia una donna, sperando in questo modo che il pessimo carattere del fratello si contenga.
Così, la giovane ragazza di campagna Candy Thompson fa il suo arrivo nel lussuoso quartiere londinese; fin da subito Etienne mostra antipatia nei confronti della ragazza, ma il talento dolciario di Candy è indiscutibile, così il ragazzo si vede costretto a lavorare con quella giovane talentuosa da lui definita “spina nel fianco”. Ma i due riusciranno a collaborare serenamente?
Ancora una volta l’autrice tratteggia bene gli ambienti e i caratteri dei personaggi, a mio parere in questo, rispetto “Cafè Opéra”, Marta Mancuso è maturata moltissimo. Senza alcun dubbio tanto Etienne, quanto Candy sono delineati con grande abilità e ne possiamo cogliere le tante sfumature caratteriali.
Etienne, all’inizio, è proprio antipatico e irritante ma, pian piano, riesce a tirare fuori anche i suoi lati migliori, di Candy invece, fin da subito, mi ha colpito la sua tenacia. Candy è una ragazza di provincia la quale ha lavorato in una piccola forneria, ormai prossima alla chiusura, in cui ha imparato tutto quello che un aspirante pasticcere dovrebbe conoscere, eppure non è semplice riuscire a farsi strada in una grande metropoli come quella londinese.
Tuttavia il desiderio di realizzare il sogno della propria vita è un valido alleato per la giovane Candy, ciò che la sprona a resistere agli atteggiamenti più assurdi del suo capo. La ragazza è dolce, gentile e disponibile ma non è certo ingenua; allo stesso tempo è forte, schietta e determinata, insomma Candy è proprio un bel miscuglio, si vuole innovare senza abbandonare i valori tradizionali che l’hanno formata.

«Sarò sincera, signor Blanc: non sono una cittadina, vengo dalle campagne. Lì è buona usanza esprimersi quando lo si ritiene opportuno, purché lo si faccia con la dovuta educazione»

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Dolce Natale

Abbandonando un attimo il contesto di “Bel Bakery” e il vissuto di Etienne, non è difficile trovare situazioni simili a quella di “Bel Bakery” negli ambienti di lavoro: ci sono tanti capi dispotici, pronti a intimorire e a sminuire il lavoro altrui; sicuramente non sempre tale atteggiamento nasconde un intento cattivo, molto spesso lo si fa per spronare l’altro a migliorarsi, ma senza dubbio per chi subisce tali comportamenti non è facile sopportare situazioni simili, per questo mi piace vedere Candy come la valida rappresentante della tenacia che trionfa, nonostante le innumerevoli avversità.
Anche l’atmosfera natalizia è sorprendente in questa novella, poi direi che il connubio Natale e dolci sia insuperabile, verrebbe proprio voglia di passarci giorni interi tra i tavolini del “Bel Bakery”, anche solo per scambiare qualche confidenza con le persone care assaggiando deliziosi dolci.
I dolci piacciono e rendono felici perché, di solito, accompagnano tutte le ricorrenze e i momenti felici delle persone, inoltre a ogni pranzo o cena vengono serviti per ultimi perché così il sapore più gradevole rimarrà impresso nel palato del commensale; infine hanno un enorme potere benefico non solo per il nostro gusto ma anche per la nostra serenità, pertanto sono contenta che in questa novella venga celebrata l’arte della pasticceria, direi che se lo merita, che dite golosoni?
Ho trovato magica e speciale pure la descrizione del giorno di Natale presso la fattoria di Candy a Woodstock, tutto molto suggestivo e caloroso proprio come vuole la tradizione classica, specialmente quella inglese:

«Il pranzo di Natale è un evento importante in casa Thompson […] ecco dunque che mia madre si dedica al tacchino, quest’anno ripieno di cipolla e prosciutto glassato, mentre la sottoscritta prepara un’infinità di contorni che spaziano dalle patate arrosto ai cavoletti di Bruxelles, passando per la mia famosa salsa ai mirtilli».

Per finire ho adorato la dinamica hate/love che domina la storia dei due protagonisti, è una scelta molto divertente in una storia, rendendola meno scontata e a tratti perfino divertente.

«Averti incontrata è stato un dono del cielo. Sei arrivata quando non credevo più in niente […] voglio arrivare a ogni destinazione con te».

Pertanto, se siete alla ricerca di una storia romantica, dolce, natalizia e tenace vi consiglio di leggere subito “Bel Bakery. Bake Eat Love” , vivrete un gustoso Natale!
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