Lo scrigno d’oro di Goldwing Abbey di Maria Novella Giorli. Misteri storici da svelare

Quando la fantasia incontra la storia viene fuori una narrazione misteriosa e avvincente, e si presenta proprio così “Lo scrigno d’oro di Goldwing Abbey”, secondo capitolo dell’omonima trilogia scritta da Maria Novella Giorli. Tempo fa vi avevo anticipato che avremo parlato ancora di Becca e Joy Brown, le due sorelle di Thunderbay protagoniste del romanzo. Le loro vicende, infatti, proseguiranno in questo volume tra nuovi misteri, viaggi nel tempo e incontri regali.

Lo scrigno d’oro di Goldwing Abbey di Maria Novella Giorli. Con maturità verso il proprio destino

La storia riprende sei anni dopo la conclusione del primo romanzo: Becca e Joy, cresciute e maturate, sono più consapevoli del loro destino di prescelte. Joy, però, non sembra godere di ottima salute infatti, ben presto, si scoprirà che il problema dipende dalla presenza dello scrigno d’oro, oggetto magico che sembrava essere andato distrutto alla fine del primo romanzo. Per annientarlo le sorelle Brown dovranno affrontare diverse prove e affascinanti viaggi nel passato durante i quali verranno a conoscenza di nuovi misteri da svelare.

«[…] torniamo allo scrigno. Devi sapere una terribile smania di potere e possesso è sorta nel cuore a molti dei suoi proprietari. Che sia un dominio fisico, intellettuale o qualunque altro desiderio si abbia nel profondo, deve essere ottenuto in ogni modo. Lo scrigno dona un’infinita sete di potere e non è mai possibile dissetarsi».

L’affascinante l’intreccio tra fantasia e storia è l’elemento che più apprezzo della trilogia di Goldwing Abbey.
Vecchi e nuovi personaggi contornano il mondo di Becca e Joy, tutti ben delineati nel carattere e nei comportamenti. Anche i legami tra i vari personaggi sono saldi e positivi, un bel messaggio per il lettore.
Infine apprezzerete di sicuro l’animo puro di John, personaggio appena accennato nel primo volume ma fondamentale ne “Lo scrigno d’oro”, un ragazzo dai tanti doni tra cui quello per il disegno:

«Ogni volta che disegno qualcosa, quel qualcosa diviene mio insieme a tutte le emozioni che il soggetto racchiude. Los schizzo rende reale il sentimento e il colore conferisce anima al disegno».

La smania di potere

All’interno del libro emerge un argomento che, pur immerso nel mondo magico e fantastico, risulta sempre attuale. La smania di potere, ahimè mai sopita dalla natura umana, spinge chiunque a commettere atti riprovevoli: che si tratti di dominare un regno, il mondo intero o godere della vita eterna, l’essere umano è disposto a tutto, persino a violare grandi tabù.
Nel romanzo, in particolare, ci saranno quattro personaggi storici a muoversi in questa direzione: il primo è Rodolfo II, imperatore del sacro romano impero, noto per la sua follia ma anche per il suo interesse verso l’occulto e l’arte, si rivelerà uno dei personaggi cardine del secondo volume e vi troverà ampio spazio.
Ma compaiono pure papa Silvestro II e Ottone III di Sassonia legati tra loro in quanto Silvestro, papa dal 999 al 1003, fu guida ed educatore del giovane imperatore Ottone III nonché uomo di grande cultura, infine viene menzionato Federico II di Svevia, e qualcosa mi suggerisce che proprio il sovrano del regno di Sicilia sarà ancora presente nel futuro terzo volume.

«Se il mito è vero, Federico II ha attinto la magia dei regalia non in modo diretto ma filtrandola con un talismano».

L’amore per l’arte continua ad emergere, in questo libro in particolare riguarda il mondo delle gemme preziose, una branca spesso poco conosciuta ma affascinante in quanto ricca di leggende.
Ancora una volta l’autrice arricchisce il volume con i suoi disegni e con delle mappe dettagliate: in questo libro ci sono più mondi ed è facile potersi confondere ma Maria Novella Giorli ci viene in aiuto con la sua bravura pittorica.
La storia è scorrevole ed appassionante: se la chiusura del primo volume poteva lasciare il lettore soddisfatto, non è così per il finale de “Lo scrigno d’oro”, ovviamente non in senso negativo. Il finale è movimentato e ricco di suspense allo scopo di leggere al più presto la continuazione della storia.
Becca e Joy vi salutano e ricordate, non è ancora un addio.