L’oracolo dei mondi- la distruzione di Anna Chiara Cairoli. Continua la straordinaria avventura di Madre Natura

Avvincente e ricco di colpi di scena, si presenta così il secondo capitolo della spettacolare trilogia de “L’oracolo dei mondi”, scritto dalla bravissima e convincente Anna Chiara Cairoli.

L’oracolo dei mondi- la distruzione di Anna Chiara Cairoli. La forza del dolore

Il romanzo è decisamente più lungo rispetto il primo ma l’intensità e la scorrevolezza della narrazione lo rendono sempre troppo corto, già questo vi basti per incitarvi a leggere subito il libro.
Torna Fate, il destino, con le sue battute pungenti ad interloquire con noi lettori avvalendosi sempre del supporto della numerologia e delle sue immancabili tazze di camomilla, una narratrice così speciale non la si trova con molta facilità.
Per quanto il romanzo continui ad essere corale, lo svolgersi della storia si concentra moltissimo sulla singola figura dell’angelo Virtù Sefira, potrebbe essere lei la prescelta in grado di salvare il destino di Gaia, il pianeta terra? Inoltre molti misteri aleggiano attorno la sua persona, siete pronti a scoprirli tutti?
In questo romanzo conosceremo meglio anche i villaggi fondati dalle sorelle che formano Madre Natura, un aspetto che mi aveva incuriosito molto già nel primo romanzo e sarà analizzata più nel dettaglio pure l’ambigua società di Eden.
Su tutto dominerà sempre il messaggio cardine della trilogia, che gli esseri umani dovrebbero sempre tenere ben presente, la necessità dell’unione e dell’equilibrio, a tal proposito mi piace molto una frase di Brigridien, il fuoco:

«Il mio potere è un collegamento tra noi, Madre Natura, e gli Umani, per renderci uniti più che mai in un momento di estrema importanza».

Va apprezzata anche la caratterizzazione psicologica dei personaggi, lo studio che ha portato alla composizione di un’opera così maestosa e la curiosità che l’autrice riesce sempre a suscitare nel lettore.
Infine mi ha colpito molto il tema del dolore: accertato che fa parte dell’esistenza di ognuno di noi, anche quando sembra ben celato, non va mai inteso solo in senso negativo perché da esso ognuno di noi può trarre la forza per crescere e affrontare la vita; ciò mi ha ricordato un libro di una delicatezza infinita in cui proprio il dolore è protagonista, “Un bene al mondo” di Andrea Bajani, a testimonianza di come sia un tema importante di cui parlare.

«Le cose, anche quelle tragiche e inaspettate, quando avvengono portano dietro di sé una scia di possibilità di crescita. Concentrati su quelle. Elabora il dolore e la paura e da esse trai la forza».

Quattro chiacchiere con l’autrice

Concludo con un piccolo regalo, un’intervista che ci ha concesso la nostra cara Anna Chiara Cairoli:

Come nasce l’idea di scrivere la saga de “L’oracolo dei mondi?”
La nascita di questa idea è alquanto peculiare.
Ho amato scrivere fin da quando ero piccola, ma non ho mai scritto racconti con storie totalmente originali, mi ispiravo sempre a serie tv, film o cartoni animati.
Tutto questo è cambiato durante l’estate di uno dei miei primi anni di liceo, quando stavo ascoltando la canzone “Archangel” degli TwoSteps from Hell. Tramite quella melodia la mia mente ha iniziato a sviluppare una trama che, nel corso degli anni, si è trasformata nell’Oracolo dei mondi.

Concentrandoci sul secondo volume, “L’oracolo dei mondi- la distruzione”, qual è a tuo parere il punto di forza della narrazione, in grado di coinvolgere il lettore?
Come per il primo romanzo, ho cercato ancora una volta di coinvolgere il lettore tramite Fate, ossia la narratrice.
Ho fatto in modo, ancora una volta, che fosse il punto di connessione tra la storia e il lettore, rompendo la quarta parete e cercando così di far immedesimare il più possibile chi legge.

Durante la stesura de “L’oracolo dei mondi- la distruzione”, quale episodio hai amato più delineare e quale, invece, ti ha creato maggiori problemi?
L’episodio che ho maggiormente amato delineare è stato il mistero intrinseco nella storia, con quello ho sempre cercato di creare i colpi di scena al momento giusto e per farlo mi sono sempre immedesimata nel lettore per capire se potessero avere il giusto effetto.
Invece, quello a cui ho dovuto far più attenzione, ma che non definirei vera e propria difficoltà, è stato il tener d’occhio le varie date all’interno del romanzo, in modo tale che tutto coincidesse e non vi fossero errori di trama.

Per finire, puoi anticiparci qualcosa sul terzo volume?
Certamente.
Molti mi hanno già chiesto con preoccupazione cosa mai accadrà, ma posso assicurare che la trilogia avrà una conclusione degna del suo nome, e per rassicurazione…Se noi siamo ancora qui, e la Terra esiste ancora…qualcosa vorrà dire.
Spero che mi sia fatta capire.

Ringrazio ancora l’autrice per avermi permesso di collaborare per la diffusione del suo libro, in attesa che esca il terzo volume de “L’oracolo dei mondi” vi auguro buona lettura!