L’oracolo dei mondi – l’origine di Anna Chiara Cairoli. Un sapiente miscuglio di realtà e fantasia

Da sempre luce ed ombra entrano in contrasto tra di loro: ognuno dei due elementi vorrebbe prevalere sull’altro ma tale comportamento genera antagonismi e tensioni; l’ideale sarebbe l’armonia tra i due elementi ma quando, in “L’oracolo dei mondi – l’origine”, le sorelle Lux ed Ombra lo comprendono forse potrebbe essere troppo tardi.

«Nessuna è meno importante dell’altra, se un elemento prevale sugli altri, oppure un altro viene scartato, Gaia non ha più equilibrio. E l’assenza di equilibrio equivale al caos, che a sua volta equivale alla distruzione».

L’oracolo dei mondi – l’origine di Anna Chiara Cairoli. La storia di Madre Natura narrata direttamente dal destino

Il libro, molto originale, prevede una narratrice d’eccezione: il destino, qui chiamato affettuosamente Fate.
Fate, con le sue battute sarcastiche, entra subito in sintonia con il lettore perché mentre racconta gli avvenimenti che si susseguono nel libro dialoga direttamente con il lettore il quale si sente molto coinvolto. Vi assicuro che ciò rende la lettura molto intrigante.
Fate parte dalla descrizione della creazione di Madre Natura intesa come un insieme di sei elementi indispensabili: luce, ombra, acqua, vento, terra e fuoco. Ognuno dei sei elementi possiede le sembianze di una fanciulla, proprio le sei ragazze sono le protagoniste principali della storia.
Dunque leggeremo di un universo corale e femminile che alimenta le vicende del pianeta Terra, ben presto però dalla rivalità di Luce e Ombra nasceranno due universi paralleli: Eden, dimora degli Angeli, e Aden abitato dai demoni. Per quanto si tratti di due mondi all’avanguardia nessuno dei due è in grado di eguagliare la bellezza del nostro pianeta generando invidia tanto negli abitanti di Aden quanto soprattutto negli angeli di Eden.
Il testo ci vuole far comprendere che la vera perfezione scaturisce dall’unione di tutti gli elementi di Madre Natura ma non sempre è facile convivere insieme, le stesse sorelle avranno difficoltà a capirlo provocando, per esempio, l’isolamento della giovane Brigridien, il fuoco, in quanto considerata portatrice di distruzione, ma davvero il fuoco è solo distruzione?

«[…] Il fuoco, l’unico potere che venne insegnato agli umani e del quale potevano usufruire per riscaldarsi, per fare chiarore nel buio della notte e per scacciare altri esseri come gli animali feroci».

Tanti riferimenti dotti

La vicenda del romanzo è molto accattivante e si nota subito l’attento studio compiuto dall’autrice per la realizzazione della storia.
Mi ha colpito molto il frequente ricorso alla numerologia, una branca dell’esoterismo in cui i numeri, oltre al loro valore matematico, rappresentano una qualità relazionata con aspetti della natura o degli esseri umani.
Inevitabile il riferimento a Dante e alla sua Divina Commedia per quanto riguarda la divisione in Cieli del mondo di Eden, e ci sono persino dei richiami alla cultura celtica per quanto riguarda la scelta dei nomi delle sorelle che compongono madre natura.

Ammetto che, in un primo momento, la copertina del libro mi ispirava l’idea di una storia seria, forse persino pesante da leggere. Invece è tutto il contrario: di sicuro si tratta di vicende serie, persino drammatiche in alcuni momenti, ma descritte con leggerezza infatti ho divorato il testo perché mi ha incuriosito subito: azzeccato l’espediente di terminare alcuni capitoli al momento clou per poi riprenderli qualche capitolo dopo, ciò allo scopo di aumentare il desiderio di continuare la lettura.
E la trama del romanzo è interessante perché, seppur in modo metaforico e fantastico, racconta tante verità sul nostro pianeta e sulla natura di noi esseri umani.
Insomma libro promosso a pieni voti.

Molto presto tornerò a parlarvi de “L’oracolo dei mondi” perché, sempre con la casa editrice Albatros, l’autrice ha da poco pubblicato il secondo volume dal titolo “L’oracolo dei mondi – la distruzione”, vi anticipo subito che succederà di tutto.
A presto.