Moulin Rouge di Mara Porta. La musica protegge dalla crudeltà della storia

Uno stile sintetico ed evocativo: così possiamo definire la scrittura di Mara Porta tornata a deliziarci con un nuovo romanzo ambientato in prevalenza nella fantastica e tormentata Parigi del 1871 edito dalla Publisching flower, “Moulin rouge”.

«Arrivata a quindici anni, con il ricordo dei loro visi ormai sbiadito, senza memoria di un abbraccio o di una carezza, divenni consapevole di essere stata abbandonata».

Moulin rouge di Mara Porta. Riscattarsi attraverso la musica

Protagonista del romanzo è la giovane Sophie cresciuta in un istituto di suore dopo essere stata abbandonata dalla madre succube di un compagno che si approfittava della giovane figliastra; la vita di Sophie non è facile nemmeno in istituto ma, come nelle fiabe, spesso anche nella vita reale c’è una fata buona che qui prende il nome di Odille. Sophie va a vivere presso la casa di due bravi giovani costretti a nascondersi perché omosessuali; qui, inoltre, avrà modo d’incontrare Simone, una donna che amerà Sophie come una madre e un giovane ragazzino fragile, segnato nel fisico ma un talento nell’arte, si tratta del giovane Henri De Toulouse-Lautrec, l’artista che con le sue tele caricaturali della Parigi del suo tempo anticiperà in parte la corrente espressionista, colui che inserirà quasi sempre nei suoi quadri i soggetti emarginati della società parigina, forse perché lui stesso, a causa del suo fisico e della sua salute precaria, lo era.
Anche Sophie ha un talento: la musica e i tasti del pianoforte diventeranno parte di lei, l’aiuteranno a esprimere tutti i suoi stati d’animo e tutti i suoi sentimenti, soprattutto quelli per il giovane David ma sul loro amore calerà l’ombra dei massacri ordinati dopo l’istituzione della Comune di Parigi nel 1871.

«A Parigi si costituì la Comune […] Venne creato un governo che riprendeva le idee di Léo e Louise: libertà di stampa, di pensiero e di associazione, creazione di aiuti pensionistici per le vedove e gli orfani di guerra […] Tutti ora potevano e volevano esprimere le proprie opinioni».

Come ne “Il respiro delle stelle” anche in questo nuovo romanzo Mara Porta inserisce l’espediente dell’amicizia tra la protagonista e un artista realmente esistito, in questo caso Toulouse-Lautrec. Tra i due si instaura un dolce rapporto fraterno in ricordo del vero fratello che, purtroppo, Sophie non rivedrà più.

«Il potere dei colori insieme al potere della natura. Il potere della creatività unito a quello della musica. La nostra amicizia: una magia di colori, un arcobaleno… Per lui ci sarei sempre stata, come una sorella maggiore. E lui lo sapeva».

L’arte (non solo quella pittorica) ha il potere di esprimere tutta la nostra interiorità e di comunicare con gli altri ed è quello che succede pure alla protagonista con la sua musica; la musica possiede un valore salvifico in quanto ha il potere di far esplodere, e allo stesso tempo attenuare, il dolore della protagonista.

Il difficile cammino della giustizia sociale

Altro importante protagonista del romanzo è il contesto storico: Parigi è in subbuglio a seguito della sconfitta nella Guerra franco-prussiana, i poveri hanno fame e capiscono che sono ancora lontani dall’aver conquistato i loro diritti, pertanto insorgono e creano la Comune di Parigi, un equo miscuglio di democrazia e socialismo.
Purtroppo, però, la sua istituzione contribuirà a far spargere ancora tanto sangue nonché tanta violenza contro il popolo e contro le donne, violenza a cui, ancora una volta, non potrà sottrarsi Sophie anche a causa dei suoi capelli rossi, considerati a quei tempi peccaminosi.
Ho apprezzato moltissimo la dettagliata ricostruzione storica del romanzo, nonché i vari personaggi; forse avrei voluto leggere qualcosa sul destino della madre e del fratello di Sophie, avrei voluto che questa donna, almeno, avesse chiesto scusa alla figlia per le sue mancanze, ma allo stesso tempo l’autrice ha inserito il meraviglioso personaggio di Simone, una donna con un passato doloroso ma, nonostante ciò, capace di offrire ancora tanto amore e sarà proprio lei a coltivare la devozione di Sophie per la musica fino a favorire il suo ingresso presso il prestigioso Moulin rouge, soggetto pittorico molto presente anche nelle tele di Toulouse-Lautrec.
Infine vi piacerà molto anche la storia d’amore tra la protagonista e David purtroppo, però, la storia li dividerà: riusciranno a ricongiungersi?
Ormai questo è il terzo romanzo che leggo dell’autrice e mi sono affezionata al suo stile, le sue storie mi piacciono molto soprattutto per il loro intreccio tra amore e arte, in più questo romanzo può vantare una forte connotazione storica, vi ho convinti a leggerlo?
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