La penna delicata di Mariangela Agnes, i cui libri ricordano tanto lo stile di amate scrittrici come Louisa May Alcott o Lucy Maud Montgomery, torna con la sua serie Un fiocco di neve d’amore; questa volta, però, la protagonista non è la dolce Anabel ma il suo migliore amico, il piccoletto ormai cresciuto, Franz.
«Queste splendide rose selvatiche siamo noi: delicate e allo stesso tempo forti. Accarezzate dalla rugiada e cullate dal vento. Se fossi un poeta direi che siamo rosa e rugiada nell’eco del vento».
Siamo rosa e rugiada nell’eco del vento di Mariangela Agnes. Il dominio della rosa
La vicenda si svolge sempre in quel di Gressoney, in Valle d’Aosta, nei primi anni Novanta; Franz, ormai un giovane uomo, non solo continua a essere un bravo pasticcere portando avanti, con successo, l’attività di famiglia ma coltiva un altro suo sogno: quello di diventare un bravo attore di teatro.
Un bel giorno, per assistere una zia in difficoltà, ritorna Anastasia, una vecchia componente della compagnia teatrale di cui fa parte Franz nonché sua amica. Il problema è che Franz non la vede come tale ma ha paura a confessarle i suoi sentimenti.
Troverà il coraggio di farlo? E Anastasia lo ricambierà?
La narrazione di Mariangela Agnes è sempre molto scorrevole e delicata con alcune frasi che sfiorano persino il poetico.
«Anastasia è come un fiore delicato, ha bisogno di essere curata, corteggiata e coccolata. Anastasia è come una rosa selvatica, di quelle che nascono nei boschi. Una rosa con i petali di velluto che profumano di buono e di dolce».
Molto poetica, infatti, è la ricorrenza continua di un simbolo: la rosa. Il più bel fiore presente in natura, simbolo della primavera, momento della rinascita e dei nuovi inizi.
La rosa, ancora, richiama una celebre fiaba, una delle più commoventi e romantiche di tutti i tempi: La bella e la bestia; leggendo il romanzo il lettore si accorgerà di come la storia della Bestia e di Bell avrà un ruolo importante nella vicenda con lo sfondo di un fiabesco castello realmente esistente, il castello dei Savoia di Gressoney.
Paesaggi e personaggi
Molto curata, inoltre, è la descrizione del paesaggio dominato come sempre dal maestoso Monte Rosa, una delle peculiarità principali della serie Un fiocco di neve d’amore.
«Passai davanti al lago di Gover, la lastra ghiacciata che lo ricopriva in inverno, ora, si era sciolta. Era uno specchio d’acqua dello stesso colore del cielo e il Monte Rosa ci si rifletteva dentro, contornato da grossi e altissimi alberi verdi».
L’intreccio del romanzo non gioca sui grandi colpi di scena ma sulle piccole cose, sui semplici avvenimenti dell’esistenza, su quei fattori che caratterizzano la vera vita, quella fatta di quotidianità e di obiettivi da raggiungere. I personaggi di Mariangela Agnes, infatti, sono molto ben caratterizzati non solo nel fisico e nel carattere ma soprattutto nei loro sogni e nella loro tenacia nel voler realizzare i propri sogni.
Uno stile famigliare e romantico capace di coinvolgere tutti.
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Lasciatevi coccolare dalla storia di Franz, una vicenda poetica al sapore di rosa.